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Tutto quello che devi sapere sul cannabidiolo

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Il cannabidiolo, anche detto CBD, è uno dei molti composti presenti nella cannabis. A dirla tutta, è il secondo composto più abbondante nella pianta (dopo il THC). Non solo è il secondo cannabinoide più diffuso dal punto di vista dell’abbondanza, ma è anche il secondo più comune. I cannabinoidi sono una classe di composti che comprende il THC e il CBD. Tuttavia, a differenza della sua controparte THC, il CBD non è una sostanza psicoattiva (e quindi non dà quella sensazione di “sballo”) e viene invece utilizzato per le sue molteplici proprietà, utili al benessere della persona.

In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sul cannabidiolo, da cos’è a come funziona e al perché si usa. Ne discuteremo i vantaggi e gli svantaggi, nonché i potenziali effetti collaterali e i rischi. Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questo affascinante cannabinoide e su quali siano le sue proprietà.

Per cosa si usa il CBD e come funziona il CBD

Il cannabidiolo, o CBD, è un composto presente nella Cannabis sativa. Non contiene THC (tetraidrocannabinolo), la sostanza psicoattiva della Cannabis, e quindi non produce effetti euforici o psicotropi. Da solo o in combinazione con altri cannabinoidi e/o composti terapeutici può avere diversi effetti benefici sull’organismo: il CBD, infatti, è spesso usato per trattare l’ansia, il dolore, gli sbalzi d’umore e il sonno disturbato.

Come abbiamo detto, il cannabidiolo (CBD) è un composto presente nella cannabis. Viene estratto da quest’ultima e può essere utilizzato per trattare vari disturbi. Il CBD non contiene THC, il composto responsabile dell’effetto psicoattivo della cannabis: ciò significa che il CBD non provoca alcun alterazione dello stato di coscienza e non è in grado di indurre gli effetti collaterali tipici della cannabis, come ad esempio la paranoia. Al contrario, la ricerca suggerisce che il CBD può inibire questi effetti interagendo con vari neurotrasmettitori, come la serotonina, la dopamina e le endorfine. In effetti, il CBD sembra avere un’influenza positiva su questi neurotrasmettitori, poiché è stato dimostrato che ne aumenta l’attività. La serotonina, ad esempio, è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo nella percezione del dolore. Si è visto, inoltre, che il CBD aumenta l’attività dei di alcuni recettori, responsabili della regolazione della funzione immunitaria, del dolore, della contrazione muscolare e del sonno.

Il CBD è sicuro da usare?

Quando si parla di CBD, la prima domanda che giustamente ci si pone riguarda la sicurezza del suo utilizzo. La risposta è assolutamente positiva: il CBD è una sostanza sicura da usare, ma è importante comunque tenere presente che potrebbero verificarsi alcuni effetti collaterali. Alcune persone, per esempio, hanno riportato sonnolenza, capogiri e alterazioni dell’umore quando hanno assunto il CBD. Nel caso in cui si dovessero verificare questi effetti collaterali, il consiglio è quello di ridurre l’utilizzo del CBD o, addirittura, di smettere di assumerlo.

Perché si usa il CBD

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il CBD è una sostanza chimica naturalmente presente nella pianta di cannabis. Viene estratto da questa e utilizzato in diversi modi, come ad esempio nell’olio di CBD. Il cannabidiolo, o CBD, è un composto non psicoattivo della Cannabis sativa, la cui attività biologica è ancora poco compresa. Svolge un ruolo importante nei processi fisiologici del corpo umano e degli animali ed è stato oggetto di numerosi studi scientifici. I potenziali benefici del CBD sono stati oggetto di molte discussioni negli ultimi anni, ma numerosi studi hanno dimostrato che l’utilizzo di questa sostanza può portare a diversi benefici, ad esempio migliorare la qualità del sonno, alleviare lo stress e ridurre l’ansia.

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