La fisioestetica o riabilitazione dermato-estetica e funzionale è una branca specialistica della fisioterapia, che si occupa di prevenzione, valutazione, recupero di alcune problematiche attraverso trattamenti non invasivi.
Non deve sfuggire l’associazione tra fisioterapia e medicina estetica che ha dato origine alla fisioterapia estetica per fronteggiare le disfunzioni dell’apparato tegumentario, che comprende cute e tela sottocutanea.
Tutti i trattamenti sono indolori. Quelli più frequenti sono studiati per interventi con finalità snellenti e con obiettivi anticellulite, rassodanti, tonificanti, anti-invecchiamento e drenanti.
Alle manovre manuali di linfodrenaggio si aggiunge l’ausilio di macchinari di ultima generazione.
Questi trattamenti aiutano a recuperare e a migliorare il metabolismo cellulare e contribuiscono a ottenere risultati estetici sorprendenti.
Gli inestetismi più diffusi sui quali interviene la fisioestetica sono:
- rassodamento cutaneo o lifting, in presenza di flaccidità;
- rimodellamento corporeo, contro cellulite edematosa, fibrosa e adiposa;
- drenaggio di edemi, riassorbimento di ematomi, cicatrizzazione e lifting nei trattamenti pre e post-operatori;
- eliminazione di accumuli adiposi localizzati.
I trattamenti di fisioestetica si sono dimostrati efficaci anche nel contrasto ad altre problematiche, tipo:
- ritenzione idrica;
- insufficienza linfatica;
- edemi, ematomi;
- cicatrici fibrotiche.
Ringraziamo il dottore Luigi Loreto dello studio Delos per le preziose indicazioni e i suggerimenti utili per la stesura di questo articolo.
Elettromedicali per fisioestetica
I principali elettromedicali utilizzati in fisioterapia estetica sono le onde d’urto e la tecarterapia.
Onde d’urto
Sfruttano l’energia acustica che il corpo irradia attraverso un manipolo apposito. L’intervento non è invasivo ed è indolore, con effetto liporiducente e anticellulite.
Tecarterapia
È denominata anche radiofrequenza medicale e il suo compito è quello di riattivare il sistema circolatorio linfatico e venoso. Il vantaggio di una maggiore ossigenazione delle cellule, rende la metodica ideale in caso di gambe gonfie, ristagno dei liquidi e cellulite. Perfetta, anche per ridurre i segni dell’invecchiamento cutaneo quando è associata al linfodrenaggio manuale.
Pompa diamagnetica e crioterapia
Si distinguono per l’importante effetto drenante e anti infiammatorio.
Fisioestetica e cellulite
La fisioestetica è eccellente nel contrasto alla cellulite e tutte le volte ci si trova in presenza di alterazioni del tessuto adiposo con alto indice infiammatorio, microcircolazione insufficiente con ristagno dei liquidi, elevata concentrazione di fibre di collagene fibrotiche e di setti fibrosi che causano la pelle a buccia d’arancia.
Il nostro consiglio è quello di affidarsi alle onde d’urto, per ottenere:
- attivazione metabolica;
- miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica;
- destrutturazione del tessuto connettivo fibrotizzato;
- riduzione del volume degli adipociti;
- miglioramento dell’elasticità cutanea;
- facilitazione del drenaggio dei liquidi.
Grazie alle onde d’urto il risultato è la riduzione del grasso e della componente infiammatoria, con evidente ritorno della elasticità del tessuto connettivo, la riduzione dell’effetto buccia d’arancia e una nuova compattezza dei tessuti.
Ricordiamo che non ci si trova di fronte a semplici trattamenti di bellezza ma di un programma personalizzato. I trattamenti sono stabiliti in seguito ad una visita preliminare, nel corso della quale si gettano le basi di un piano di cura mirato e cucito sul paziente.